NON FACCIAMOLI SPERIMENTARE! Riflessioni contro la vaccinazione di massa in atto (testo del volantino)

In questo momento storico di profondo e irreversibile cambiamento la questione della vaccinazione di massa è centrale. Attraverso la strumentalizzazione di statistiche e numeri si sta sperimentando sui corpi di tutti e attraverso ricatti e menzogne ci vengono imposte tutta una serie di restrizioni. Ribadiamo con forza di non prendere come oro colato le “versioni ufficiali”, sapendo bene quanto gli interessi economici e di potere siano da sempre in contraddizione con la salute e la libertà delle persone. Se a tutto questo si aggiunge il fatto che ogni ragionamento o pensiero critico viene etichettato come fake news e chi lo sviluppa viene tacciato di complottismo o negazionismo, crediamo sia urgente condividere riflessioni e costruire percorsi di lotta.

PERCHE’ PARLIAMO DI SPERIMENTAZIONE

Il vaccino “anti-Covid” che stanno somministrando è stato realizzato in tempi da record,questo per sfruttare lo stato d’animo di paura per la propria vita che i mass media continuano ogni giorno ad alimentare. Un vaccino che a differenza di quelli utilizzati finora sfrutta la tecnica del “mRNA messaggero” ovvero che agisce provocando una modificazione genetica nel nostro organismo i cui effetti collaterali (come per esempio malattie autoimmuni) sono imprevedibili e irreversibili: “I vaccini a mRNA hanno il potenziale per modificare il DNA umano mediante il meccanismo del silenziamento genico mediato dall’RNA di interferenza”.La maggior parte delle persone comunque non metterà mai in dubbio il fatto che chi promuove questa vaccinazione di massa sia in buonafede, ma se è così perché le aziende produttrici hanno preteso un’immunità legale che li tuteli nel caso in cui il nuovo vaccino abbia effetti collaterali dannosi o provochi addirittura la morte?Agli infermieri di una Casa di Cura di Abano (Padova) è stato chiesto di firmare un’esenzione di responsabilità, estesa non solo all’azienda produttrice del vaccino ma anche al personale sanitario incaricato della somministrazione, un consenso che esonera Pfizer da ogni responsabilità futura, si legge testualmente: “Il vaccino potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che lo ricevono..” “Il vaccino può causare reazioni avverse…(con tanto di elenco)”, “L’elenco di reazioni avverse sovraesposto non è esaustivo di tutti i possibili effetti indesiderati che potrebbero manifestarsi durante l’assunzione del vaccino Pfizer”, “Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza”.Come reagire a dichiarazioni come quelle dell’ente di controllo norvegese il quale dopo le 23 morti in Norvegia causate dal vaccino afferma:“il numero degli incidenti finora non è allarmante ed è in linea con le previsioni”? Dobbiamo pensare che chi finanzia e spinge questa vaccinazione di massa sono persone senza scrupoli come Bill Gates che con le sue campagne vaccinali nel “Sud” del mondo, spacciate come aiuti umanitari, ha sperimentato sulle popolazioni causando epidemie di Poliomelite e reso sterili migliaia di donne; egli stesso ha dichiarato che:“se facciamo un buon lavoro con la salute e la sanità riproduttiva possiamo diminuire la popolazione mondiale del 10-15%”. Crediamo sia più che lecito parlare di sperimentazione quando si leggono dichiarazioni (per citarne una) che sostengono la somiglianza genetica e proteica tra il vaccino COVID-19 e due proteine umane (Sincitina-1 e Sincitina -2) e che per via di questa somiglianza la reazione indotta agli anticorpi potrebbe provocare effetti collaterali allergici, citotossici e/o autoimmuni i quali potrebbero danneggiare sia l’apparato riproduttivo che avere effetti patogeni su vari tipi di tumori e malattie autoimmuni. Noi possiamo solo cercare di ipotizzare i fini di questa sperimentazione, che vanno a nostro parere ben al di là degli enormi interessi economici.
Non raccontiamoci cose come: “tutti i farmaci hanno effetti collaterali”, non giustifichiamo sempre chi ci sta usando come soggetti di sperimentazione per i propri interessi, le informazioni riportate qui sopra sono reperibili in internet, basta cercarle e leggerle per farsi un’idea più completa sulla questione.

COSA SI PROSPETTA CON QUESTO RICATTO VACCINALE
Come chiamarlo se non ricatto dato che si stà concretizzando il passaporto sanitario senza il quale ci verrà negata la libertà di movimento, oltre all’accesso a luoghi sociali quali teatri, cinema, stadi, musei..? Si parla addirittura della possibilità per il datore di lavoro di licenziare chi non si sottoporrà alla vaccinazione.
Inoltre la vaccinazione sarà il cavallo di Troia per l’identità digitale.
Trattasi del progetto chiamato ID2020: una coalizione internazionale tra varie agenzie delle Nazioni Unite, ONG, nonché tra alcuni Governi e imprese di tutto il mondo. Nella lista dei partner finanziatori troviamo: Rockefeller Foundation, GAVI, Microsoft e molti altri.
L’ID2020 è un programma che punta ad identificare elettronicamente ogni individuo, tramite un’identità digitale riconosciuta a livello globale che permetta di accedere a informazioni personali, sanitarie ed economiche, e che sfrutterebbe la vaccinazione generalizzata come rampa di lancio.
Ciò sarà possibile perché il programma andrebbe a sfruttare le operazioni di registrazione delle nascite, nonché delle vaccinazioni già esistenti, per fornire ad ogni neonato un’identità Digitale portatile che utilizza un sistema di riconoscimento biometrico, cioè basandosi su caratteristiche biologiche e comportamentali.
Uno di questi strumenti potrebbe essere in un futuro non troppo lontano il “tatuaggio a punti quantici” che prevede l’iniezione sottopelle del vaccino e di capsule microscopiche che una volta dissolte sotto la pelle rilasciano dei punti quantici fluorescenti che potranno essere letti come dei codice a barre per identificare i vaccini somministrati all’individuo e con ogni probabilità comprenderà anche altri dati e informazioni.
L’Alleanza per l’identità digitale ci sta lavorando e non nasconde le proprie intenzioni.
L’obiettivo dichiarato è di “dimostrare chi sei in maniera affidabile sia nel mondo fisico che online”.
Cosa potrebbe succedere qualora diventasse obbligatorio e una persona si rifiutasse di farselo impiantare? Verrebbe compromesso il regolare svolgimento della vita sociale, visto che avere un ID potrebbe essere fondamentale per la ricerca di un lavoro, ma anche per andare a scuola o per accedere ai vari luoghi sociali e a tutta una serie di servizi. Pensiamo già ad oggi quanto sia difficoltoso tutto ciò se non si è in possesso di uno smartphone, o senza una rete internet e pensiamo a quanto lo sarà maggiormente dopo questo passaggio!

IN CONCLUSIONE
Quando la mascherina non si userà più e forse non ci sarà neanche il coprifuoco ci ritroveremo in un mondo che si è trasformato in un incubo digitale fatto di sensori, telecamere, identità digitale, intelligenza artificiale, smart city, microchip e molto altro.
Non è più tempo di stare chiusi in casa con la paura, è ora di cominciare ad opporsi uscendo anche se le loro regole ce lo vorrebbero impedire, è tempo di lottare contro la dittatura sanitaria
e la digitalizzazione delle nostre vite!

Febbraio 2021