L’Italia si prepara alla nuova rete 5G, è sulla bocca di tutti, ma quanti veramente sanno di cosa si tratta?
Cominciamo col dire che 5G non indica il numero della frequenza delle onde utilizzate per questa tecnologia, ma indica una rete di “quinta generazione” le cui onde hanno una potenza ed una frequenza parecchie volte superiori a quelle utilizzate finora. Per quanto riguarda le sue possibili applicazioni, è riduttivo pensare che si tratti di un semplice avanzamento rispetto alla rete attuale e che renderà la connessione ad internet molto più veloce migliorando notevolmente le prestazioni dei propri smartphone. La realtà dei fatti è ben diversa e non è neanche così semplice comprenderla fino in fondo, anzi, la sua complessità richiede un’analisi sulle sue origini, su quello che comporterà, e quali scenari saranno possibili con l’ingresso di questo tipo di rete. Come la maggior parte delle tecnologie anche questa nasce in ambito militare, si dà il caso che il tipo di onde utilizzate dalla rete 5G, ovvero onde millimetriche e microonde vengono utilizzate per la localizzazione del nemico (radar), oltre ad essere una vera e propria arma da guerra (Active Denial System). Con la rete 5G saremo immersi, anzi meglio dire bombardati 24 ore su 24 da un’infinità di queste “nuove” onde, che per loro caratteristica tecnica necessiteranno dell’istallazione di milioni di antenne poste circa ad un centinaio di metri l’una dall’altra a seconda dei luoghi, inoltre:«L’acqua, di cui in genere sono ricchi gli alberi e le piante, assorbe molto efficacemente le onde elettromagnetiche nella banda millimetrica», sostiene Andrea Grieco, docente di fisica a Milano ed esperto dei problemi legati all’inquinamento elettromagnetico. «Per questo motivo costituiscono un ostacolo alla propagazione del segnale 5G. In particolare le foglie, con la loro superficie complessiva elevata, attenuano fortemente i segnali nella banda Uhf ed Ehf, quella della telefonia mobile”.Quindi potremmo assistere ad un massiccio abbattimento degli alberi all’interno dei contesti urbani.Va considerato inoltre che queste onde andranno a sommarsi a tutte le altre già preesistenti e quello che si conosce sulla rete attualmente in uso è che provoca danni gravissimi ed irreversibili a livello genetico, riproduttivo e neurologico a tutti gli organismi viventi. Ciò dovrebbe bastarci per rifiutarne un ulteriore potenziamento, senza dover aspettare un altro esperimento a danno di migliaia di topi. Antenne fuori casa, ma anche dentro casa, dato che gli apparecchi “del futuro” saranno tutti comunicanti e connessi tra loro. Il cosiddetto “internet delle cose”, cioè una miriade di sensori installati in tutti gli oggetti di uso comune e dentro le nostre abitazioni, o mimetizzati nell’arredo urbano che, comunicando in tempo reale tra loro, renderanno di fatto controllato e monitorato ogni singolo aspetto della nostra vita quotidiana. Telecamere con tecnologia biometrica, a riconoscimento facciale installate ovunque, anche con l’eventuale ausilio di droni che controlleranno ogni nostro passo, ogni centimetro quadrato delle aree urbane, e a loro dire non solo, dato che il loro obiettivo è coprire l’intero pianeta. Oltre a tutto questo ci saranno migliaia di nuovi satelliti nello spazio e miliardi di oggetti trasmittenti. Il laboratorio di ricerca in cui si studieranno le conseguenze dovute all’esposizione a queste microonde non potrà che essere l’intero pianeta e gli esseri viventi tutti, noi compresi, saranno le cavie su cui verranno testate, naturalmente senza consenso alcuno. Inoltre, grazie alla propaganda che promuove e promuoverà l’avvento di questa tecnologia in chiave positiva pochi si opporranno a questo cosiddetto progresso tecnologico, anzi, tutto ciò probabilmente verrà visto come un’opportunità per migliorare la vita di tutti e di conseguenza accolta a braccia aperte dalla maggior parte delle persone. Non cadiamo nell’ormai consueto tranello di qualche scienziato che vuole farci credere che la tutela della nostra salute sarà la priorità. Sappiamo benissimo quanto questi esperti poi di fatto servono solo a tranquillizzarci facendo leva sulla propria autorità in merito, asserendo che solo loro hanno le conoscenze necessarie per poter gestire al meglio la situazione, dandoci la certezza da un punto di vista scientifico sull’innocuità di una qualsiasi nuova nocività che viene immessa all’interno del nostro habitat e la rete 5G di sicuro è da considerare come una nuova nocività.Per fare un semplice esempio, che però è rappresentativo si potrebbe parlare dei dati che riguardano l’esposizione ad avvelenamenti di qualsiasi natura che continuano ad essere modificati: approfittando della fiducia della maggior parte delle persone, gli scienziati, fanno sì che un livello che fino a qualche anno fa era inaccettabile e dannoso, per non dire altamente pericoloso, oggi (lo stesso livello, se non addirittura un livello maggiore) diventi la soglia di tolleranza. Basta andare a guardare le soglie di qualche anno fa e confrontarle con quelle di oggi per vedere come sono cresciute in maniera inquietante ed esponenziale (livelli di co2, di metalli pesanti presenti negli alimenti, di radiazioni alle quali essere esposti…) e non è cambiando una soglia di tolleranza in un nuovo documento che le conseguenze dovute ai vari e continui avvelenamenti potranno essere risolte.Un’altra strategia, che è largamente utilizzata anche per quanto riguarda la rete 5G, è quella di affermare che non ci sono prove scientifiche che dimostrino la sua pericolosità. Alcuni usano questa affermazione per cercare di smorzare le varie critiche che stanno sorgendo in varie parti del mondo, altri invece vorrebbero finanziamenti per poter condurre delle ricerche. Ricordiamoci che chi finanzia nella maggior parte dei casi le ricerche sono multinazionali e lobby senza scrupoli che agiscono solo secondo la propria convenienza, a cui non importa nulla della nostra vita e che investono in ricerche sia per accrescere i propri profitti, sia per darci la sensazione che qualcuno si occupi della nostra salute, mentre in realtà (e qui gli esempi si sprecherebbero) sono i molteplici sviluppi e le innumerevoli applicazioni dei vari studi che vanno a costruire un mondo sempre più tecnologicamente avanzato e che creano nocività che si auto-riproducono.La rete 5G verrà imposta e in alcune parti del mondo sta già avvenendo. Un esempio è quello che sta succedendo in alcune zone della Francia, dove nonostante la forte opposizione popolare tecnici penetrano di nascosto nelle abitazioni per installare i contatori “Linky”, che rispetto a quelli già installati non servono solo a misurare il consumo di corrente, ma sono in grado di raccogliere informazioni su di noi, sulle nostre abitudini e sui nostri spostamenti, oltre ad essere molto nocivi per la salute. Non cadiamo nella solita rassegnazione di fronte a tutto ciò che ci accade attorno e non ridicolizziamo né banalizziamo questo cambiamento che sta avvenendo, sarebbe un grosso errore farlo.Non confondiamo tutto con la visione complottista, la quale serve anch’essa a banalizzare ciò che è reale, sforziamoci invece di informarci, di leggere e capire ciò che sta accadendo e rendiamoci conto di che mondo si prospetta nell’immediato futuro.Un mondo ancora più controllato e gestito dall’alto, un mondo dove l’opposizione è resa impossibile a meno che non sia di facciata e concordata, come il recente movimento “Friday for Future”, movimento senza rivendicazione politica e che banalmente, o forse ingenuamente, chiede ai diretti responsabili del cambiamento climatico di riflettere e fare qualcosa, un movimento che colpevolizza noi stessi e che non propone alcuna lotta in opposizione. Questa sarà l’unica forma di protesta tollerata, e per chi praticherà altre metodologie di opposizione quello che si prospetta è solo una forte repressione resa ancora più forte per mezzo dei vari “decreti sicurezza” e molto più immediata con l’avvento di questo nuovo “pianeta intelligente” che tutto vede, tutto sa e tutto controlla.La posta in gioco è enorme e di conseguenza è necessario spendersi nel concreto per fermare questo progetto prima che sia troppo tardi, ora e non in un domani dove potrebbe essere impossibile. Siamo in uno stato di emergenza e bisogna difendersi da questo attacco con forza e con tutti i mezzi a nostra disposizione senza sperdersi in attese e senza farci distrarre da promesse illusorie di qualche partito, specialista o associazione che sia.E’ importante ribadire che essere contro la rete 5G è essere contro un’idea di mondo iperconnessa, è smettere di restare affascinati da visioni in “Ultra HD” sugli smartphone, è rifiutare delle relazioni umane costantemente mediate da apparecchiature tecnologiche, è la volontà di liberarsi dalla dipendenza tecnologica, è riprendere in mano la propria esistenza. Siamo in un momento storico di profondo cambiamento e se non saremo parte attiva in opposizione allora la condanna sarà definitiva e questo vale sia per il nostro futuro che per quello di tutti i viventi del pianeta.
Novembre 2019